Vi
capita mai di destreggiarvi tra strade cittadine, fermate di autobus o metro
familiarizzando con nomi e cognomi (di vie)che entrano a far parte così tanto
della nostra quotidianità da non farci domande (vuoi per mancanza di tempo o
peggio per assenza di curiosità) su chi siano stati o abbiano fatto questi nomi
e cognomi?
A me
è successo recentemente, trovandomi un giorno a far ricerche in materia di
statue devozionali … per lavoro e per passione … di notare casualmente come la
mia quotidianità si sia incontrata con la mia ricerca: quel nome infatti, che ogni giorno da pochi mesi a questa parte
sentivo ripetermi con una certa frequenza per mezzo di una voce registrata che,
passata la rotatoria dopo il negozio di articoli sportivi a destra e quello di
telefonia sulla sinistra, diceva: “prossima fermata Lipparini” … ha assunto un’altra
valenza … ascoltando ciò io, in maniera
del tutto automatica, giorno dopo giorno, mi alzavo dal posto a sedere e,
preparandomi per la discesa, pigiavo il pulsante di stop-fermata prenotata.
Il
caso ha sempre suscitato in me un certo fascino, soprattutto quando questo mi
mette davanti a curiosi incontri che sembrano tutto fuorché semplici casualità,
perché così fortemente attinenti con ciò che (per lo meno in questo caso specifico)
stavo ricercando; ciò trasmette al mio animo (romantico) quel senso di
appartenenza a quella rete di connessioni che tessono all’interno del nostro
percorso personale quella strada invisibile che siamo (chissà?) chiamati a
percorrere.
Comunque
la via Lipparini in questione si
scoprirà in seguito non essere intitolata a Giovanni Lipparini, scultore bolognese di
statue devozionali vissuto dal 1750 al 1788, ma a tale Amedeo Lipparini classe
1915 (altro Lipparini, altra storia) … ma son dettagli che, ai fini di
questa breve e quotidiana storia, finalizzata al racconto di un restauro, passano in secondo piano rispetto al
romanticismo delle connessioni, o no?
SACRO CUORE DI GESU' |
SANTA RITA |
SAN VINCENZO FERRERI |
SAN ANTONIO ABATE |
Approfondimenti:
storia della cartapesta + scuola Leccese e Bolognese
Tra le quattro statue una ha destato la mia curiosità ... forse perchè a me meno nota San Vincenzo Ferreri detto anche l'angelo dell'apocalisse ... molte sono le sue rappresentazioni
storia della cartapesta + scuola Leccese e Bolognese
Tra le quattro statue una ha destato la mia curiosità ... forse perchè a me meno nota San Vincenzo Ferreri detto anche l'angelo dell'apocalisse ... molte sono le sue rappresentazioni
Gli elementi caratterizzanti sono :
- l'abito domenicano (saio bianco e mantello nero)
- l'indice della mano rivolto verso il cielo
- la fiamma dello spirito santo ardente sul capo
- il libro della Bibbia aperto al versetto di Ap, 14,7 "Timete Deum et date illi honorem quia hora judici eius" (temete Dio e dategli onore poiché è giunta l'ora del giudizio)
- talvolta è raffigurato come l' angelo dell'apocalisse, quindi è dotato di ali e tromba
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