domenica 25 agosto 2013

RestauriAmo

L'ARGENTATURA A MECCA

Anticamente,l'unica maniera per non spendere un occhio della testa nelle dorature ,era quella di argentare,trattando poi la superficie con una vernice particolare detta appunto mecca, in modo tale che la foglia d'argento assumesse l'aspetto della più preziosa foglia d'oro.
La tecnica dell'argentatura a mecca fu impiegata prevalentemente per gli oggetti meno pregiati e adoperati con più frequenza.


dopo aver eseguito stuccatura e carteggiatura della zona da ripristinare
si passano 2/3 mani di bolo giallo e una volta asciutto e carteggiato,
in modo da ottenere una superficie liscia,si stende la missione.

La missione è una colla che permette di attaccare la foglia d'argento alla superficie da argentare,in questo caso parliamo di argentatura a missione mentre esiste l'argentatura a guazzo in cui è possibile brunire la lamina applicata con pietra d'agata,dove però a posto della missione si usa colla coniglio a caldo.


la foglia d'argento viene tagliata su di un cuscinetto di
pelle con uno speciale coltellino-spatola
e applicata anche con l'ausilio di un pennello di
 pelo di tasso


dopo aver steso la missione si attende che la colla asciughi 
parzialmente ,poi ,si può applicare la foglia 
tamponando con del cotone

La mecca è una vernice a base di alcool,gommalacca,resine naturali e ossidi che dona alla foglia d'argento applicata varie tonalità di color oro a seconda del dosaggio dei vari ingredienti di cui è composta


una volta applicata la foglia e lasciata asciugar bene si
procede con l'applicazione della mecca
e se necessario si patina la superficie ripristinata
accordandola alla cromia originale

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